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SERVIZI
Traduzioni letterarie e tecniche dal russo, revisione testi, correzioni bozze, consulenze editoriali.
Servizi di interpretariato durante trattative commerciali, assistenza durante fiere o altri eventi
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CHI SONO
Mi ritengo una persona curiosa ed aperta alle nuove sfide. Nella mia pluriennale esperienza di lavoro mi è capitato di occuparmi con soddisfazione di varie mansioni. Oltre a ricoprire ruoli organizzativi e coordinativi nell'attività di import-export, ho operato in modo continuativo come traduttore freelance per privati e case editrici.
Ho interessi letterari, filologici, dialettologici, concretizzatisi nella pubblicazione di diversi libri e articoli, nonché esperienza di lavoro editoriale su romanzi e saggistica.

ALCUNI CLIENTI

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SULLA TRADUZIONE
“Nel panorama editoriale attuale, accanto alla generica tendenza a ricercare una scrittura moderna (spesso intesa come modernizza-zione non solo della forma, ma anche del contenuto), c'è la concreta pratica (giustificata dai consueti bilanci in rosso) di ristampare vecchie traduzioni di classici anche di novant’anni fa o, in caso di nuove commissioni, ridurre al lumicino i compensi dei traduttori, con l’inevitabile risultato di pubblicare testi scritti in un italiano letterario morto, oppure tradotti con sciatteria”.
01
“Per me la traduzione dovrebbe essere un testo autosufficiente, idealmente da leggersi senza l’ausilio di note, dovrebbe riprodurre l’originale in modo mimetico, trovando le migliori espressioni equivalenti alle particolarità linguistiche che per loro natura si prestano meno a una riproducibilità alla lettera, come proverbi, giochi di parole, storpiature, ecc... In questa ottica, il traduttore si assume completamente la responsabilità di parlare in nome dell’autore e lascia il lettore nella dolce illusione di leggere l’originale, senza giustificare le proprie scelte, anche difficili, anche angosciose”.
02
“La mia concezione del traduttore si oppone all’idea che lo vorrebbe un semplice mulo che trascina il carico pesante del testo originale sotto le bastonate spietate dell’autore, ma nello stesso tempo è antitetica anche al puro arbitrio di chi distorce il testo di partenza senza nessun tipo di scrupoli: il traduttore dovrebbe essere comparato al musicista che trascrive un pezzo musicale per un diverso strumento da quello per cui era stato concepito e che modifica la partitura solo quando lo richiedono le leggi armoniche di questo nuovo strumento.
Bisogna cercare di distinguere nel testo ciò che è norma e ciò che è anomalia (e in ultima analisi stile) e provare poi a riprodurle in italiano”.
03

Frassinelli, 1995 "Stavrògin è il personaggio centrale del romanzo e il motore della vicenda. Quasi ogni episodio è legato, direttamente o indirettamente, a lui. Intorno a lui, come a un sole, orbitano tutti i personaggi principali. È lui il «maestro» di Šàtov e di Kirìllov, e sua è l’idea dell’organizzazione di una rete di quintetti fatta poi propria da Pëtr Stepànovič. Stepàn Trofìmovič è l’unico che sfugge alla tremenda forza di gravità esercitata da Nicolas..." Postfazione, pp. 837-838:

Frassinelli, 1995. "Il servitore, per un senso di rispetto, e forse anche per non restare sotto gli occhi del padrone, fece una capatina sotto il portone e si accese la pipa. Nikolàj Petròvic chinò la testa e si mise a osservare i gradini cadenti del terrazzino: un grosso pollastro screziato camminava solennemente su e giù per la scala, battendo con forza le sue grandi zampe gialle; un gatto sudicio gli gettava delle occhiate ostili, raggomitolato con affettazione sul parapetto." (p. 6)

Frassinelli, 2007 "Gli giovava il movimento. Sembrava quasi che da individuo si fosse trasformato in un meccanismo di cuscinetti a sfera con trasmissione a catena. Più che un senso di quiete, gli regnava nell’animo una salutare vacuità, senza pensieri, senza sentimenti. Fosse per lui, avrebbe seguitato a percorrere quella valle addormentata fino al termine della vita, senza conoscere stanchezza." (pag. 727)

Frassinelli, 1995 "Stavrògin è il personaggio centrale del romanzo e il motore della vicenda. Quasi ogni episodio è legato, direttamente o indirettamente, a lui. Intorno a lui, come a un sole, orbitano tutti i personaggi principali. È lui il «maestro» di Šàtov e di Kirìllov, e sua è l’idea dell’organizzazione di una rete di quintetti fatta poi propria da Pëtr Stepànovič. Stepàn Trofìmovič è l’unico che sfugge alla tremenda forza di gravità esercitata da Nicolas..." Postfazione, pp. 837-838:

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